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Il Fascicolo del Fabbricato Si, No…. Forse!


Prevenire, Proteggere, Programmare e occhio sempre al digitale

 

Il fascicolo del fabbricato, inizialmente, poneva come scopo principale la prevenzione dei crolli e di quei pericoli, che potevano sorgere dalla mancata applicazione delle norme di sicurezza, un modo per ridurre i rischi, tutelare l’incolumità dei cittadini e preservare i beni.


Il nuovo fascicolo del fabbricato si compone di una parte amministrativa e di una parte tecnica. È uno strumento in grado di verificare la regolarità edilizio-urbanistica di un immobile, approfondire il suo stato di conservazione o di salute e programmare eventuali interventi necessari a mantenerlo efficiente in tutte le sue componenti. Conoscere lo stato di salute di un immobile è assolutamente importante per prevenire e principalmente intervenire quando il danno è ancora di piccola entità.


Non si tratta quindi di un procedimento di archiviazione ottica di documenti, bensì di ideare e pianificare modalità di indagine, approfondimenti, ricerche e valutazioni che possano fornire un quadro conoscitivo.


In Italia ci sono correnti di pensiero contrarie al fascicolo del fabbricato. Per alcuni ha solo finalità burocratica, ben lontana dal proposito di mettere in sicurezza gli edifici ma inesorabilmente utile a colpire i proprietari di immobili di un ulteriore onere. Vanno eseguiti controlli estesi, accurati e profondi sui nuovi edifici dal momento stesso della costruzione mentre per il patrimonio edilizio già esistente, bisognerà conferire ai Comuni la competenza di definire intere aree o edifici in cui si ritenga di dover intervenire. Gli accertamenti andrebbero condotti da tecnici specializzati appartenenti alla pubblica amministrazione e attraverso organismi competenti.


In Italia purtroppo si parla solo e non si tiene conto delle troppe emergenze e della poca prevenzione. L’81% dei comuni italiani è in aree ad alta criticità idrogeologica e il 67% della popolazione risiede in zone a rischio sismico. Un altro dato preoccupante riguarda gli immobili, circa l’80% è vetusto, perciò meritevole di ristrutturazione. Negli ultimi 50 anni sono stati spesi 145 miliardi di accise per riparare i danni di terremoti, frane e alluvioni (fonte Corriere.it). Se queste cifre fossero state utilizzate per opere di prevenzione, avremmo sicuramente evitato molti disastri, oltre a possedere un patrimonio edilizio più sicuro e di maggior valore. Occorre proteggere non solo la vita degli italiani dalle tragedie ma anche il valore del patrimonio immobiliare italiano. Un’esigenza non più rinviabile.

La Proposta? Fascicolo del Fabbricato digitale con tecnologia Distributed Ledger e Blockchain. Possono funzionare, ecco come.

 

Un contenitore d’informazioni, immagini in scala, video, documenti, redatti e relazionati da professionisti qualificati, abilitati e principalmente onesti. Ogni area interna al fascicolo ha il suo tecnico competente. Le informazioni inserite potranno essere segnalate, verificate, nuovamente utilizzate e aggiornate. In questo la tecnologia ci viene incontro. La procedura d’inserimento dati, permetterà al gestionale di raccogliere e ordinare per immobile tutte le informazioni fino a creare una cartella virtuale (con dati amministrativi e tecnici) inserita in un database. Le tecnologie Distributed Ledger (DLT) e Blockchain possono aiutarci a rendere “certificati e sicuri” i dati presenti in queste cartelle virtuali. Ogni cartella potrà avere uno o più registri distribuiti (Distributed Ledger o DLT). Un sistema che permetterà a tutti i professionisti tecnici (nodi) di una rete di possedere la medesima copia della cartella virtuale, che potrà essere letta e modificata in modo indipendente. È inteso che per validare le modifiche ci dovranno essere meccanismi (algoritmi) di consenso abilitati da un ente centrale o da più soggetti preposti alla verifica. In questo modo si potrà ovviare all’inserimento errato o fraudolento di dati tecnici, amministrativi, di poterli condividere per un maggior controllo e costante verifica.


La risposta tecnologica per eliminare burocrazie, lentezze varie e procedere in modo spedito coinvolgendo le tante professionalità tecniche abilitate e senza aggravare gli uffici tecnici dei comuni ai quali sarà affidata il controllo dei contenuti inseriti (ente centrale). Una piattaforma software web&cloud progettata per un network, in cui tutti gli stakeholder svolgeranno le loro attività, secondo il proprio ruolo, interagendo tra loro in una Collaborative Economy tra identità innovative, per assimilare nuove conoscenze e per migliorare la qualità dei servizi offerti.


I Costi

 

I costi del Fascicolo del Fabbricato dovranno essere obbligatoriamente contenuti se non addirittura azzerati. Questo potrà attuarsi in diversi modi. Attraverso la stipula di convenzioni con assicurazioni e istituti di credito che potrebbero farsene carico se venissero erogate polizze RC sugli immobili e mutui ipotecari per acquisto o ristrutturazione. Altra soluzione potrebbe essere di natura prettamente fiscale con agevolazioni efficaci. Per ultimo attraverso contributi di Regioni e Comuni interessati ad avere un quadro generale preciso sullo stato e sulla qualità dei fabbricati presenti nel territorio.

 

P.S.: C'è necessità di creare un tavolo di confronto dove poter concertare con tutti i professionisti del settore immobiliare, coinvolgendo anche ordini, associazioni, gruppi e franchising. Esiste già un progetto e chi volesse collaborare alla realizzazione può farlo contattandomi in privato.


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